La stampa periodica livornese seguì precocemente la parabola di Garibaldi.
Sin dal 1847 il "Corriere Livornese", testata della democrazia, pubblicò notizie intorno alle imprese del Nizzardo
in America Latina, seguendone poi le vicende nel corso del 1848-49. Il biennio cruciale dell'unificazione, 1859-60, è segnato
da un vivace accompagnamento dei periodici livornesi che parteciparono vivacemente anche al dibattito post-unitario, con Garibaldi spesso al centro
dell'attenzione.
Alla mordace polemica anti moderata della stampa democratica e repubblicana, caratterizzata dalla forza espressiva della caricatura,
faceva da contrappunto il periodico cattolico intransigente "L'Ingenuo", che giunse ad avallare le voci intorno alla morte
precoce dell'eroe dei due mondi, sostituito ormai da un sosia: l'Italia unitaria e libera si fondava, dunque, su di una impostura.
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Il Corriere Livornese n.216, pg.3
Con i penati Dei ciascun si parte